Il surf da onda è uno sport d’acqua superficiale in cui il pilota, indicato come un “surfer”, cavalca la faccia anteriore di un’onda, che spesso porta il navigatore verso riva. Onde adatte per questo tipo di surf si trovano principalmente nel mare, ma si possono trovare anche nei laghi o nei fiumi sotto forma di onde stazionarie o fori di marea. Tuttavia, oggi, la questo sport può essere praticato anche su fonti artificiali come le piscine con le onde.
Il termine “surf” si riferisce all’atto dell’andare nell’onda e non la forma in cui l’onda si ferma. La definizione più moderna del surf da onda tende a fare riferimento a quando un surfista cavalca un’onda in piedi su una tavola da surf, che viene indicato come stand-up surf o paddleboarding. Anche se, un’altra forma importante di surf nel mare oggi comprende il bodyboard, che si riferisce a quando un surfista cavalca un’onda sia sulla pancia che stando in piedi.
Surf correlati, come il paddleboarding e il kayak di mare non richiedono onde, e altri sport derivati come il kitesurf ed il windsurf si basano principalmente sulla forza del vento, eppure tutte queste piattaforme possono essere utilizzate anche per cavalcare le onde. Recentemente, va di moda l’uso delle barche “V-drive”, in cui si naviga sulla scia di un’onda. Il “Guinness Book of World Records” ha riconosciuto un giro d’onda da 78 piedi (23,8 m) a Garrett McNamara, in Portogallo come la più grande onda mai cavalcata.
Per secoli il surf è stato parte centrale dell’antica cultura polinesiana. Questa pratica potrebbe essere stata osservata la prima volta dagli europei a Tahiti nel 1767 da Samuel Wallis e dai membri dell’equipaggio del “delfino”, che furono i primi europei a visitare l’isola nel mese di giugno del 1767. Un altro candidato è il botanico Joseph Banks, facente parte del primo viaggio di James Cook sulla “HMS Endeavour”, che è arrivato il 10 aprile 1769 a Tahiti. Il tenente James King è stato il primo che ha scritto sull’arte del surf alle Hawaii al momento di compilare i diari del capitano James Cook dopo la morte di Cook nel 1779..
Il moto ondoso è generato quando il vento soffia costantemente su una vasta area di mare aperto. La dimensione di un rigonfiamento è determinato dalla forza del vento e la lunghezza del suo recupero e della sua durata. A causa di questo, il surf da onda tende ad essere il più diffuso sulle coste esposte a grandi distese di oceano attraversate da intensi sistemi a bassa pressione. Le condizioni locali del vento influenzano la qualità delle onde, dal momento che la superficie di un’onda può diventare instabile in condizioni di vento forte. Le condizioni ideali includono il vento moderato, purché soffi nella parte anteriore dell’onda, rendendo quest’ultima un onda più potente.