Quando si parla di risparmio si parla d’informazione, senza consapevolezza non può esserci risparmio. Per questo motivo è importante non solo saper leggere la propria bolletta ma capire da cosa è composta.
Molte volte vi abbiamo parlato della bolletta come di un elemento composto da due fattori, uno variabile ed uno invariabile.
La prima metà della bolletta viene definita dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico. Questa parte, invariabile, è uguale per tutti i consumatori ed è composta dagli oneri sistema e i costi relativi al trasporto.
La componente energia costituisce invece la parte variabile, dato che il prezzo delle materie prime come per esempio il petrolio variano ogni trimestre. Su questa parte subentrano i gestori attivi nel mercato energetico, andando a modificare l’offerta commerciale. Questa modifica viene effettuata indicizzando il prezzo o impostandone uno fisso, voci che comunemente si leggono ma i cui significati poche volte si conoscono.
Prezzo indicizzato
Entrando più nel dettaglio, l’indicizzazione del prezzo non è altro che il legame tra il costo della materia prima e un indice, il quale, varia a seconda del prezzi all’ingrosso del gas per esempio. In questo modo, anche se il cliente non conosce mai con esattezza il prezzo finale, bene o male, ha un’idea di quale sia il range.
Per quanto riguarda tale indice, in linea di massima gli operatori si rifanno al prezzo praticato dall’AEEGSI, praticando molte volte uno sconto. Talvolta però vengono create formule di indicizzazione personalizzate, inserendo nell’elementi che gli operatori ritengono necessari. In questo particolare caso sono tenuti a elencare in modo preciso e dettagliato il meccanismo d’indicizzazione.
Prezzo fisso
Quando si parla di prezzo fisso, invece, si va a indicare quel tipo di determinazione del prezzo definita direttamente dall’operatore. Il gestore in questione fissa un prezzo e un lasso di tempo, in genere di 12 o 24 mesi, durante il quale rimarrà invariato, in questo modo l’utente saprà sempre esattamente il costo della componente energia. Il calcolo della bolletta dipenderà quindi esclusivamente dalla quantità d’energia consumata. Un volta terminato il periodo prestabilito il gestore avanzerà una nuova offerta al cliente, che potrà essere accettata o rifiutata.
In definitiva, prezzo fisso o prezzo indicizzato? Dipende dal cliente e dalle sue intenzioni. Scegliere un prezzo costante, nonostante sia un po’ più alto, permette di non essere mai colti di sorpresa, ma preclude la possibilità di risparmiare, nel caso in cui i prezzi delle componenti si abbassino. D’altro canto, il prezzo indicizzato espone si l’utente a qualche rischio in più ma molte volte consente di risparmiare. La scelta è soltanto vostra!