Siamo finalmente arrivati a dicembre, mese in cui calano le temperature in moltissime regioni italiane. Ogni famiglia sceglie il proprio modo per affrontare la stagione fredda, c’è chi ha i classici termosifoni, e chi invece vorrebbe provare il riscaldamento a pavimento, ma ci sono sempre dei dubbi in merito: scalderà davvero? Il calore si diffonde uniformemente? Si risparmia? Cercheremo di rispondere a queste domande e di capire quali siano i vantaggi e gli svantaggi.
Uno dei modi per riscaldare la propria casa, che si sta diffondendo e inizia a prendere piede sempre di più, è il riscaldamento a pavimento. Il funzionamento dipende da una rete di tubi, oppure da un insieme di resistenze elettriche che sono sotto le nostre pavimentazioni. Questo particolare sistema poggia su dei pannelli specifici, definiti pannelli radianti. Esistono alcuni tipi di variazioni nel caso del riscaldamento a pavimento, per esempio nel caso di impianto funzionante ad acqua. In questo caso specifico è necessario che una caldaia classica si azioni per scaldare l’impianto, oppure si deve mettere in azione un sistema fotovoltaico o una pompa di calore.
Vantaggi e svantaggi
Questo tipo di impianto funziona per irraggiamento del calore e genera una diffusione più uniforme in tutto l’ambiente. Uno degli elementi più positivi è dato dal risparmio energetico che si ottiene, visto che la temperatura con cui funziona questo tipo di tecnologia è nettamente inferiore se confrontata ai classici radiatori. La temperatura massima a cui arriva questo innovativo sistema, infatti, viaggia dal 30 ai 40° C. Oltre a questo, come già menzionato poco fa, la diffusione del calore che va da terra verso il soffitto, è uniforme e tende a scaldare meglio i vari locali, senza sbalzi.
Sempre tra i pro di questo sistema troviamo una migliore pulizia dell’aria, in primis perché, rispetto ai comuni caloriferi, la polvere che circola è inferiore. Inoltre anche il livello di aria umida diminuisce e aumenta la qualità dell’aria che respiriamo. Altra nota positiva è data dal poco spazio che questa tipologia di impianto va ad occupare. Di solito la posa non è complessa, è facilmente adattabile e si evitano i grossi termosifoni attaccati alla parete. In modo simile agli impianti a energia rinnovabile
Uno dei pochi punti non a favore di questo tipo di riscaldamento può essere considerato il costo iniziale. Infatti, rispetto a un classico calorifero, fare installare un impianto a pavimento costa circa un terzo in più. Inoltre, in caso di guasti o necessità di interventi, la pavimentazione dovrà essere nuovamente rimossa. Di certo sono cose di cui tenere conto, ma i vantaggi apportati restano superiori, soprattutto in termini di risparmio.