In questa guida spieghiamo come si coltiva l’elleboro.
Nome: Helleborus viridis L.
Famiglia: Ranuncolacee
Generalità: L’elleboro è una pianta coltivata fin dall’antichità, e, di gran moda a fine Ottocento e nei primi anni del Novecento, sta ora ritornando in auge. Secondo Marsilio Ficino, precettore di Lorenzo il Magnifico, l’elleboro aveva la proprietà di ringiovanire e di mantenere giovani più a lungo. Nell’antichità si riteneva che la radice dell’elleboro avesse il potere di guarire la pazzia e possedesse virtù purgative, mentre oggi è risaputo che in dosi elevate è potentemente velenosa. Gli ellebori sono piante erbacee perenni le cui decorative foglie color verde scuro, divise in 7-10 lobi, possono essere persistenti (è il caso dell’Helleborus niger) oppure caduche (Helleborus viridis). I fiori sono di un verde giallastro nel caso dell’Helleborus viridis; inizialmente bianchi, ma tendenti quando invecchiano al color rosato porporino, nel caso dell’H. niger che prende nome dal colore nero delle sue radici.
Esposizione: I boschi dell’Europa centrale e meridionale e dell’Asia Minore sono i luoghi dove crescono spontanee alcune specie di Elleboro, che necessita quindi di essere esposto in luoghi ombrosi.
Terreno: Il suolo più gradito da queste piante è piuttosto pesante e ricco di calcio. Per avere ricche fioriture in inverno mantenere il terreno fresco nel corso dell’estate e aggiungere un leggero stato di composta attorno ai cespi in autunno.
Coltivazione: Gli ellebori non amano venire spostati, e in generale è bene lasciare indisturbati i cespi. Se si desidera procedere alla forzatura, e avere piante fiorite per Natale, conviene coltivare gli ellebori in vasi di circa 30 centimetri di diametro che vanno prima tenuti al fresco e poi, quando emettono i primi boccioli verranno trasportati al caldo. Da dicembre a marzo appaiono i fiori, precoci o tardivi a seconda delle varietà; in genere la fioritura si protrae per un paio di mesi. Un cespo adulto può produrre anche venticinque fiori altamente decorativi e che una volta recisi durano a lungo se tenuti al freddo, per esempio su un davanzale.
Moltiplicazione: La moltiplicazione può avvenire sia mediante la semina sia mediante la divisione dei cespi, ma solo quest’ultimo metodo consente di avere piante fiorite già dal primo anno, mentre con la semina occorre pazientare almeno tre anni prima di vedere i fiori.